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MARIA MIA MADRE
Sr. Maria Sandra Scarafoni
MARIA MIA MADRE, IO SUO
FIGLIO (Gv19,25-27)
La Pasqua che abbiamo cele-
brato, ci interpella e ci spinge a pren-
dere sul se-
rio l’estrema
c o n s e g n a
del
Cristo
morente. La
salvezza che
Gesù ci rega-
la con la sua
Pasqua passa
per le mani di
Maria.
“
Stavano
presso la cro-
ce di Gesù
SUA madre,
la sorella di
SUA madre,
Maria madre
di Clèopa
e Maria di
Màgdala.
26
Gesù allora,
vedendo la
madre e ac-
canto a lei il discepolo che egli amava,
disse alla madre: «Donna, ecco tuo
figlio!».
27
Poi disse al discepolo: «Ecco
TUA madre!». E da quell’ora il disce-
polo l’accolse con sé, nella sua casa.”
Spesso mi domando: CHE
SIGNIFICA PRENDERE MARIA
COME MADRE IN CASA MIA?
Per capire meglio penso alla
madre terrena di cui tutti abbiamo
esperienza.
Avere una madre in casa per
un figlio è sicurezza; è rifugio nelle dif-
ficoltà; aiuto
nel bisogno; è
consiglio nel
dubbio.
Il figlio sa
che la ma-
dre è sempre
pronta a so-
stenerlo nei
momenti di
debolezza; a
capirlo anche
quando non
parla; a scu-
sarlo quando
sbaglia, a per-
donarlo e a
dargli nuove
opportunità;
ad incorag-
giarlo nelle
sue
paure.
Mi sembra di
sentirla bisbi-
gliare: “Non avere paura, ci sono io
vicino a te.”
Quella della madre è una pre-
senza spesso silenziosa, discreta, na-
scosta, ma forte, significativa, insosti-
tuibile.
Mia madre vede in me sem-
pre qualcosa di buono, di bello, an-