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na, a quella parte affettuosa e forte,
a quella porzione di fiducia, anzi alla
cosa più forte che esiste sulla terra: IL
RAPPORTO TRA MADRE E FI-
GLIO.
“
E da quel momento il discepolo la prese con
sé nella sua casa”
La traduzione corretta dice:
“la prese tra le sue cose più care” come
cosa propria, come parte della sua
identità, tra le cose che lo costruiscono
come persona; delle cose che ritiene
più care perché in qualche modo dico-
no qualcosa di lui, lo identificano.
Tra quali beni Giovanni la prende?
Certamente non tra quelli ma-
teriali, ma tra i beni che derivano dal-
la fede in Gesù, insieme alla Parola,
all’Eucarestia, allo Spirito Santo, alla
Grazia. Maria va in casa del discepolo,
BENE TRA I BENI.
Maria non cerca protezione e
ospitalità in casa dei discepoli, al con-
trario, vi entra come MADRE!
E’ lei che viene a casa tua
come ricchezza, come identità: tu sei
suo figlio, hai le sue stesse sembianze,
il suo DNA, le sue caratteristiche.
Prendila tra le cose più care,
quelle che ti dicono chi sei; Lei è la tua
DEFINIZIONE; prendila tra le cose
più tue, più intime.
Sii, come Maria credente gio-
ioso che dona a tutti il vino della gioia,
come Marcucci sempre chiede alle sue
figlie di essere.
Specchiandoti in lei, dal tuo
profondo, continuamente puoi tirare
fuori il meglio di te. Gesù, dicendo-
ti “
Ecco tua Madre
” ti dice:” Lasciati
formare da lei, dalla sua carità e dalla
sua passione, dalle sue parole e dai suoi
silenzi. Lasciati formare ed educare da
lei come un bambino che impara la
VITA con sua madre. Nella tua vita
continua il suo ascolto, il suo conser-
vare nel cuore, la sua lode, il suo pren-
dersi cura, la sua fortezza e il suo stu-
pore; prolunga la sua presenza tenera e
forte; impara da lei come si serve Dio
con serenità e i fratelli con tenerezza.”
Quando Gesù dice “
Ecco tua Madre
”
non la sta presentando, Gesù usa un
vocabolo che nella sua radice contie-
ne il verbo guardare. Allora “
ECCO
”
cioè, guarda tua Madre, rivolgi gli oc-
chi, tieni fisso lo sguardo, contempla
quella immagine per diventare come
Lei.
“Ecco tua Madre”, è un invito pressante di
Gesù morente
.
Per il fatto che Maria viene in
casa mia, non significa che lei è con me
per facilitarmi la vita, il cammino, a ri-
muovere gli ostacoli o peggio ancora
a far miracoli per me, la sua presenza
mi dà luce, forza e coraggio per affron-
tare la vita con tutte le sue difficoltà,
ma non mi fa sconti, come Lei non ha
avuto sconti sul prezzo da pagare; Lei
ci insegna come si sta sotto la croce:
“
STABAT
Mater dolorosa iuxta Cru-
cem lacrimosa,dum pendebat Filius”.
Immagine: presente nell’oratorio
della casa Madre ad
Ascoli Piceno