Luci di Maria - Settembre | Ottobre 2018 - page 23

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OLTRE LA VITA
SR. MARIA DOMENICA DE ANGELIS
Sr. M. Flaviana di Feliciantonio
Sabato
20
ottobre,
nel
giorno a Lei
dedicato,
la
Madonna ha
richiamato a sé
la nostra con-
sorella Sr. M.
Domenica.
Sr. M. Do-
menica
era
nata a Cermi-
gnano 90 anni
fa, il 14 no-
vembre 1927,
prima
figlia
della famiglia De Angelis e si chiamava
Pasquina. Sin da piccola era giudiziosa,
devota, responsabile. I suoi tre fratelli
le volevano molto bene, la rispettava-
no per la sua bontà, per l’assennatezza
con cui aiutava i genitori a gestire la fa-
miglia. Il papà Giovanni aveva molta
fiducia in questa sua figlia primogeni-
ta. Ogni domenica, immancabilmente,
partecipava alla S. Messa, facendo mol-
ta strada per arrivare al paese.
Quando a Cermignano arriva-
rono le Suore Concezioniste, lei dalla
campagna portava loro i primi generi
di necessità: verdura, frutta, farina ecc.
Stando vicina a loro, sentì nascere il de-
siderio di donare al Signore la sua vita
e, a 21 anni, lasciò la famiglia per entra-
re in noviziato, l’8 settembre 1948. E’
stata la prima ragazza di Cermignano
a scegliere la vita religiosa nel nostro
Istituto: dopo di lei, altre nove ragazze
l’hanno seguita e sono diventate Suore
Concezioniste.
Dopo il noviziato e la Pro-
fessione perpetua, Sr. M. Domenica
è stata in diverse comunità dove l’ob-
bedienza l’ha mandata: a Roma in Via
dei Sabelli, ad Ascoli in Via Kennedy,
poi di nuovo a Roma, da dove , l’anno
scorso è venuta qui a San Benedetto,
perché ormai anziana e bisognosa di
cure.Nelle Comunità dove si
è
trovata,
ha svolto il ruolo di portinaia, cuoca,
sacrestana, mostrando in ogni lavoro
esattezza, pulizia,ordine, responsabili-
tà. Le consorelle ricordano che quando
c’era un ospite di riguardo, le superio-
re affidavano a Sr. M. Domenica l’in-
carico di servirlo, sicure che avrebbe
svolto il compito in modo eccellente e
avrebbe fatto fare bella figura alla co-
munità. Ricordano anche di non averla
mai sentita dir male di nessuno, dicono
che si era data una regola di vita sia nel
lavoro che nella preghiera, a cui era ri-
gorosamente fedele e puntuale.
Di salute alquanto cagione-
vole, ha accettato con serenità le sue
malattie, cercando di non farle pesare
sulle consorelle; quando nell’ultimo
periodo le sue condizioni si sono ag-
gravate, è rimasta serena, riconoscente
verso le suore che la andavano a trova-
re o a prestare servizi, riuscendo a sor-
ridere anche quando aveva forti dolori.
E’ rimasta molto legata alla
sua famiglia, per la quale sentiva vivo
l’affetto e dalla quale veniva ricambia-
ta. Ringraziamo il Signore della lunga
vita di Sr. Domenica, l’affidiamo alla
misericordia del Signore e le chiediamo
di continuare dal cielo ad intercedere
grazie per i suoi parenti e per la nostra
Congregazione.
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