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degna talvolta l’Altissimo aggiungerci un
altro angelo assistente, che ci conforti e ci
fortifichi”.
L’amore del Signore per noi
è perennemente creativo; eccedente,
oltre ogni immaginazione dalle nostre
misure; ci sconcerta a tal punto da non
crederlo vero.
“Beati noi, che per divina misericordia
siamo consegnati alla guardia e custodia
dei santi Angeli. Felice, chi si fida del
suo Angelo custode e si abbandona nelle
sue braccia”.
Mons. Marcucci vive ed esprime la fi-
ducia nell’angelo custode immaginan-
dolo accanto a sé. Scrivendo ad una
giovane, si premura di chiarirle come
vive il suo rapporto col suo angelo, per
prevenire forse equivoci e fase enfatiz-
zazioni.
“Il mio angelo non mi è mai comparso
visibilmente; né mai mi sono curato di
esternamente vederlo o sentirlo; bastando
a me la Scrittura, la Tradizione e la
Chiesa per credere e sapere, ch’egli è qui
veramente e personalmente con me, e che
spesso parla in me, dandomi dei buoni
impulsi ed ispirazioni per vantaggio spi-
rituale e temporale”.
Con le parole di S. Bernardo ci invita
ad avere “riverenza dell’Angelo custo-
de in ogni luogo, perché in ogni luogo
ci assiste ed è veramente presente”.
Il modo migliore per esprimergli rive-
renza e gratitudine è ascoltare i suoi
“buoni impulsi ed ispirazioni”. Egli è
anche nostro avvocato presso Maria
SS.ma. A volte, a chiusura di lettera, il
Marcucci associa l’augurio della prote-
zione dell’Immacolata a quello dell’an-
gelo. “Prego Nostra Immacolata Si-
gnora e l’Angelo custode ad assistervi,
e benedirvi”.
Sr Maria Paola Giobbi
Angeli musicanti, particolare del soffitto della
biblioteca Francesco Antonio Marcucci,
Ascoli Piceno.