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LABIOGRAFIADELVENERABILE
FRANCESCOANTONIO
MARCUCCIDAI SUOI SCRITTIAGLI
“AMANTIDIMARIA”
A venti anni, “Nell’anno di nostra
salute 1737”, Francesco Antonio
Marcucci scrive “Agli amanti di
Maria”, per onorare l’Immacolata, sua
“Madre di pietà” e per aiutare tutti
coloro che come lui vogliono imitarla
e venerarla. Sceglie di descrivere sette
virtù: Pazienza, Obbedienza, Castità,
Umiltà, Carità, Modestia, Povertà,
invitando i suoi lettori a praticarle per
onorare le sette allegrezze e i sette
dolori di Maria, cioè ripercorrere la sua
vita accanto a Gesù: La presentazione
di Gesù al tempio e la profezia del
vecchio Simeone;
La fuga in Egitto con san Giuseppe
e il piccolo Gesù; La ricerca di Gesù
smarrito nel Tempio; L’incontro con
Gesù verso il calvario carico della
croce; La presenza di Maria ai piedi
della croce; Maria riceve tra le sue
braccia Gesù morto, deposto dalla
croce; Maria assiste alla sepoltura di
Gesù.
Ogni virtù è preceduta da una
preghiera, sotto riportate, per chiedere
a Dio la grazia di praticarle.
Francesco Antonio tratteggia le virtù,
ispirandosi agli esempi di Gesù e Maria
descritti nel Vangelo, agli insegnamenti
della Sacra Scrittura e a quelli dei santi
Padri della Chiesa.
Ne scaturisce una proposta radicale
che quasi intimorisce il lettore, eppure
il giovane Marcucci crede che la santità
sia possibile a tutti e vada vissuta nella
concretezza del quotidiano, senza
aspirare a doni straordinari di grazia.
Tre anni dopo, nel 1740, approfondisce
questa visione della santità e ne
rende partecipe il suo p. Spirituale,
Giuseppe Sardi, dell’Oratorio di San
Filippo Neri, con un libretto intitolato
“Vita Comune”, dove rielabora e
approfondisce ciò che ha attinto alla
scuola di san Francesco di Sales. Si
tratta di una santità “più comune,
che singolare, più imitabile, che
ammirabile, più graziosa e dolce, che
spaventosa e severa”
1
. E’ questa una
proposta incoraggiante e innovativa
per i suoi tempi, attualissima per noi e,
nello stesso tempo, molto esigente.
“Agli Amanti di Maria” è come “un
bouquet di fiori”, una raccolta di ciò
che di più bello e valido Francesco
Antonio stava imparando e che ora
condivide agli altri.
L’opera originale ha un formato
tascabile, scritta con una grafia sottile,
nitida ed armoniosa.
E’ un libro, avverte l’Autore, da “non
leggere per curiosità, ma con la sincera
volontà di mettere in pratica ciò che
esso contiene ed esercitare queste sante
virtù in onore di Maria sempre Vergine
e Madre”. Di seguito riportiamo solo
le preghiere introduttive ad ogni virtù.
1 Cf.ArchivioSuoreConcezioniste,
ASC 5.