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sco, nell’omelia del 2 febbraio scorso
nella Basilica vaticana, ha ricordato
che la festa della presentazione di
Gesù al Tempio è la festa dell’incon-
tro di due generazioni di famiglie,
quella giovane di Maria e Giuseppe
e quella anziana di Anna e Simeone,
e di queste con Dio. “È bene ricor-
dare - ha aggiunto il Papa- che non si
può rinnovare l’incontro col Signo-
re, dove ci sono scarti generazionali.
Perché
se i giovani sono chiamati
ad aprire nuove porte, gli anziani
ne
hanno le chiavi. E la
giovinezza di un istitu-
to [e della società, pos-
siamo aggiungere] sta
nell’andare alle radici,
ascoltando gli anziani.
Non c’è avvenire sen-
za questo incontro tra
anziani e giovani; non
c’è crescita senza radici
e non c’è fioritura senza
germogli nuovi. Mai pro-
fezia senza memoria, mai
memoria senza profezia;
e sempre incontrarsi”.
Celebrare la Giorna-
ta Mondiale della Vita
Consacrata è occasione
di festa, di impegno e di
impetrazione dal Signore
del dono di nuove voca-
zioni che rinnovino il
volto della Chiesa e del
mondo, che annuncino
la gioia del Vangelo e l’a-
more di Dio che da’ sen-
so all’esistenza.
Il secondo episodio della
vita di Gesù, che in que-
sto periodo la Chiesa ci
propone, è l’inizio della
Quaresima, dopo il di-
vertimento del carnevale,
che si apre con le tentazioni di Gesù.
Gesù accoglie tutto il peso dell’uma-
nità ferita, lotta con il demonio e lo
vince. La sua vittoria è anche nostra
se rimaniamo con Lui, come hanno
fatto Maria e tutti i santi.
Buon cammino, dunque, dietro
Gesù, luce delle genti e gloria del suo
popolo.
Suor Maria Paola Giobbi
